L’emissione di una fattura elettronica errata può essere dovuta ad una serie di motivi come ad esempio:
- errori riguardanti gli elementi identificativi del destinatario della fattura;
- errore nella descrizione della tipologia di operazione;
- incongruenza tra aliquota e imposta calcolata;
- altre tipologie di errori.
Con l’avvento della fatturazione elettronica alcuni di questi errori potrebbero essere scoperti direttamente dal Sistema d’Interscambio e quindi generare una ricevuta di scarto, altri invece potrebbero essere non rilevabili dal “postino automatizzato” ed essere scovati in un secondo momento dal cliente o dal mittente stesso.
L'errore, posto sulla fattura elettronica emessa, può essere:
- Rilevato dal Sistema di Interscambio
- Non rilevato dal Sistema di Interscambio.
Nel caso in cui l’errore venga rilevato dal SdL (Sistema di Interscambio) e quindi segnalato con una ricevuta di scarto, la fattura errata si considera non emessa ma il soggetto emittente potrà riemettere la fattura corretta, entro 5 giorni, conservando la stessa data e lo stesso numero di fattura.
Qualora invece l’errore sia di tipo non rilevabile dal sistema di interscambio, l’unico modo per procedere alla correzione della fattura emessa sarà quello di emettere, sempre in formato elettronico, una nota di credito o nota di variazione, che vada a stornare eventuali inesattezze.