Credito d'imposta beni strumentali
La disciplina del credito d’imposta
È stata la legge di stabilità 2016 a istituire, con decorrenza dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019, un credito d’imposta a favore delle imprese che effettuano l’acquisizione di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Il beneficio è operativo dal 30 giugno 2016. Le imprese che vogliono fruire del credito d’imposta devono presentare una comunicazione in via telematica all’Agenzia delle entrate, utilizzando lo specifico modello. Per la determinazione della misura del credito spettante occorre applicare all’investimento netto, le percentuali previste dalla norma istitutiva dell’agevolazione, vale a dire il 20 per cento per le piccole imprese, il 15 per cento per le medie imprese e il 10 per cento per le grandi imprese.
Il decreto legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, ha modificato la disciplina del credito d’imposta, prevedendo tra l’altro:
- l’estensione dell’agevolazione all’intero territorio della regione Sardegna;
- l’innalzamento delle aliquote del credito d’imposta che sono stabilite nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020. In particolare per la regione Puglia, la percentuale stabilita è del 45% del totale dell’investimento agevolabile per le piccole imprese, 35% per le medie imprese, 25% per le grandi imprese.